
Guida all’abbigliamento per il SUP: i consigli per il professionista
Dalla muta al cappello: ecco qual è il giusto abbigliamento per il SUP
Lo Stand up paddle è uno sport sempre più amato e diffuso, anche perché può essere praticato in molti luoghi diversi e in tutti i periodi dell’anno, anche quelli più freddi.
Per professionisti come te e per i tuoi allievi è molto importante avere un abbigliamento adatto, che sia comodo e performante ma anche sicuro e idoneo alle condizioni ambientali.
Ecco, quindi, una piccola guida al corretto abbigliamento per il SUP in ogni stagione.
Come scegliere il giusto abbigliamento da SUP in estate
Per praticare SUP, come ben sai, è fondamentale scegliere la tavola da SUP giusta ma anche avere un abbigliamento adatto, e ciò è particolarmente importante in autunno e in inverno, quando la temperatura esterna e quella dell’acqua si abbassano molto.
Per far fronte a ogni tipo di esigenza, l’abbigliamento per il SUP si è evoluto nel tempo e oggi è possibile trovare capi e accessori perfetti per ogni stagione e ogni fascia di prezzo:
Estate. Per praticare SUP in estate non occorrono grandi equipaggiamenti, ma un certo tipo di abbigliamento e alcune accortezze sono comunque fondamentali per uscite sicure.
Oltre al costume, gli indumenti tipici per la stagione estiva sono i pantaloncini e la maglia in lycra, tessuto tecnico con la capacità di filtrare i raggi UV.
Per contrastare gli effetti potenzialmente negativi dei raggi diretti del sole occorrono un cappellino, un paio di occhiali da sole e una protezione solare molto alta e resistente all’acqua.
Se hai intenzione di allontanarti dalla costa (oltre i 150-200 metri), il consiglio è di portare con te anche un aiuto al galleggiamento, una giacca-salvagente che potrebbe rivelarsi molto utile in caso di incidenti.
Qual è il migliore abbigliamento da SUP in primavera e autunno?
In primavera e all’inizio dell’autunno, le condizioni climatiche variano molto da zona a zona, dunque è importante tenersi pronti per eventuali sbalzi di temperatura. Il consiglio è quello di indossare una maglia tecnica e un giubbottino impermeabile e antivento per le ore più fresche, mentre per la parte inferiore del corpo, leggings o capi aderenti sono l’ideale, per la loro capacità di trattenere meglio il calore.
Una muta in neoprene leggero è perfetta, se la temperatura dell’acqua è bassa: questo tessuto è ottimo anche per corpetti, body classici, body a pantaloncino corto, medio o lungo e calzature specifiche per gli sport acquatici.
Inoltre, se si sceglie di praticare SUP in primavera inoltrata o inizio autunno, è sempre meglio munirsi di cappellino, crema solare e occhiali da sole.
Cosa serve per fare SUP nelle stagioni più fredde?
Praticare SUP in autunno inoltrato o in inverno è un’esperienza molto emozionante ma anche impegnativa, per via delle temperature molto basse, del clima rigido e dell’acqua fredda e mossa.In questi casi, vestirsi in modo non adeguato e sottovalutare la situazione potrebbe essere altamente pericoloso, poiché uno shock da acqua fredda potrebbe comportare conseguenze gravi e potenzialmente letali.
Calzini impermeabili, scarpe in neoprene, scaldacollo e cappellino sono tutti accessori indispensabili per proteggerti dal freddo pungente di questo periodo dell’anno. Inoltre, è fondamentale avere un paio di guanti, meglio quelli in neoprene o senza il palmo, per una migliore presa della pagaia.
L’abbigliamento per il SUP per la stagione invernale prevede pantaloni in neoprene, maglia traspirante, gilet imbottito, pile, giacca impermeabile oppure in neoprene.
Questo tipo di abbigliamento è perfetto per fare SUP su acque piatte e per gareggiare, perché in questi casi le cadute sono rare ed è sufficiente superare lo shock termico iniziale per poi riprendere a pagaiare in tranquillità.
Se invece intendi praticare SUP Wave, è indispensabile indossare una muta. Essendo una disciplina molto simile al Surf, gli accorgimenti sono analoghi: il Wave, infatti, è una disciplina che si pratica tra le onde, dove la possibilità di cadere in acqua è decisamente più elevata.
Ecco perché è essenziale indossare una muta intera, il cui spessore ideale va dai 2-3 mm – per le acque meno fredde – ai 4-5mm per i posti dal clima più rigido, tipo l’Adriatico.
In caso di caduta in acqua, nella muta entra un sottilissimo strato di acqua che si frappone tra la pelle ed il neoprene: questo strato si scalda quasi immediatamente, mantenendo caldo il corpo e non permettendo ad altra acqua fredda di entrare.
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